Poter fare il bagno a casa d’estate è davvero bellissimo, ma quanto costa mantenere una piscina? Quali sono le componenti di costo da tenere in considerazione?

Ogni anno, ci sono diverse voci di spesa che concorrono al costo di mantenimento della piscina, alcune più contenute, altre dispendiose, anche se va segnalato che negli ultimi anni, grazie all’innovazione tecnologica arrivata anche in questo settore, le spese si sono notevolmente abbassate.

Costo mantenimento piscina: le principali voci

Innanzitutto, è bene ricordare che il costo di mantenimento della piscina varia in base a:

  • Dimensioni della vasca;
  • Tipologia di piscina;
  • Utilizzo inteso come frequenza e uso che se ne fa.

Detto ciò, le principali componenti da tenere in considerazione circa il costo di mantenimento della piscina sono:

1. Costo per l’acqua delle piscine

Il primo fattore da considerare è relativo al fatto che, almeno una volta l’anno, a inizio stagione, l’acqua della piscina va cambiata o fatta completamente circolare, il che naturalmente comporta una spesa in termini di metri cubi d’acqua sostitutiva.

In secondo luogo, bisogna considerare che il livello dell’acqua deve sempre essere al di sopra dello skimmer; va da sé quindi che, tutti i giorni, vi è il costo di mantenimento del livello dell’acqua, specialmente nella calda stagione quando, ovviamente, questa tende ad evaporare più in fretta.

In alternativa si può utilizzare una copertura isotermica che, a sua volta, comporta l’aumento dei costi in base al materiale che si sceglie, alla dimensione della piscina e al deterioramento graduale.

2. Costi per il consumo energetico della piscina

La pompa di circolazione giornalmente usata per mantenere pulita e fresca l’acqua della piscina viene tenuta accesa in media per 12/14 ore al dì, di conseguenza comporta un costo in termini di energia elettrica.

Stesso discorso deve essere fatto per il controlavaggio del filtro, tecnica che prevede che venga invertita la direzione dell’acqua per favorire, grazie alla pressione, la pulizia dalle impurità e che richiede un dispendio di energia.

Infine, va considerato anche il consumo dovuto all’eventuale illuminazione, che si può tuttavia ridurre efficacemente impiantando faretti ed illuminazioni LED.

3. Costi per la sterilizzazione dell’acqua

Generalmente eseguita con il cloro, la sterilizzazione periodica dell’acqua comporta naturalmente un costo di acquisto della materia prima, che negli ultimi anni ha visto crescere sensibilmente il suo valore unitario, che rimane comunque nella norma.

Alcune novità riguardano le tecniche di sterilizzazione dell’acqua con sale e magnesio, materiali più salutari e decisamente più naturali, che comportano anche una riduzione del costo. Infine, anche il mantenimento del ph dell’acqua con le corrette sostanze comporta delle spese che sono però, rispetto agli altre, più contenute.

Quanto costa mantenere una piscina: come risparmiare

Abbiamo quindi visto una veloce carrellata dei costi che devono essere periodicamente sostenuti da chi possiede una piscina; tuttavia, per risparmiare, si possono prendere alcuni piccoli accorgimenti:

  • Svolgere regolarmente tutte le manutenzioni necessarie, possibilmente affidandosi agli esperti del settore;
  • Sostituire le illuminazioni con i LED e acquistare la copertura estiva, che riduce la regolare evaporazione e mantiene la vasca più pulita;
  • Cambiare materiali filtranti con regolarità e pulirli con il controlavaggio in modo da rallentarne il naturale deterioramento dovuto dal tempo.

Abbiamo visto in breve quali sono i fattori che incidono sul costo di mantenimento di una piscina e le variabili che incidono; se desiderate avere maggiori informazioni in merito o necessitate di una consulenza, non esitate a contattarci!

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